CHAMPIONS LEAGUE ARSENAL BORUSSIA DORTMUND. Compleanno amaro per Arsène Wenger che sognava i 3 punti e ben altra prestazione per i suoi 64 anni: nel match valido per la terza giornata del Gruppo F di Champions League tra Arsenal ed i vicecampioni del Borussia Dortmund il risultato sorprende ma fino a un certo punto, poiché i gialloneri hanno tenuto per larghi tratti di partita il pallino del gioco e hanno sfruttato nel migliore dei modi le occasioni capitate.
La partita prometteva gol e bel gioco, e possiamo certamente affermare che non ci siamo annoiati: nei primi minuti squadre bloccate, molti falli e gioco molto spezzettato: ci provano i tedeschi prima con una conclusione velleitaria di Hummels da 35 metri, poi con un destro di Reus a lato. Il Borussia è tonico e gestisce con facilità il possesso palla, faticano gli inglesi a costruire gioco e a mostrarsi dalle parti di Weidenfeller; al quarto d’ora la squadra di Klopp concretizza la supremazia territoriale e passa in vantaggio, errore in disimpegno di Ramsey che si fa soffiare palla da Blaszykowsky che serve Mkhitaryan, abile col destro a spiazzare Szczesny. Frustrati gli uomini di Wenger, imbattuti da 12 partite.
Col passare dei minuti l’Arsenal cresce, spinto dai 60mila dell’Emirates e il pareggio arriva a cinque minuti dall’intervallo; gentile omaggio di Subotic il quale su cross di Sagna sbuccia l’intervento mettendo fuori causa Weidenfeller in uscita: ringrazia Giroud che insacca a porta vuota. Si conclude con un tiro di Reus fuori misura un buon primo tempo, bene il Borussia nella prima metà, un diesel l’Arsenal, in crescita col passare dei minuti.
Il canovaccio della ripresa è molto simile a quello del primo tempo: partono forte gli ospiti senza però creare degne occasioni da gol, Wenger prova a mischiare le carte in tavola inserendo Cazorla per Wilshere, ed è proprio lo spagnolo che si rende pericoloso al 69′ scheggiando la trasversa su assist di Ozil. La partita rimane equilibrata, sostituzioni anche per i tedeschi, entrano Hoffmann e Aubameyang. Il pareggio non accontenta ne una ne l’altra squadra, nel finale cresce Ozil che ispira le manovre degli inglesi, ma è nel momento migliore dell’Arsenal che Lewandowsky ammutolisce l’Emirates: minuto 82, volata sulla fascia destra di Grosskreutz, cross in mezzo e Lewandowsky – lasciato colpevolmente solo dalla difesa – batte il connazionale Szczesny e gela Wenger. Vani gli ultimi attacchi dei Gunners, il Borussia Dortmund espugna l’Emirates Stadium e raggiunge così l’Arsenal a quota 6 punti insieme al Napoli, vittorioso a Marsiglia.
Sconfitta amara e inaspettata per Ramsey e compagni, sicuramente non nella loro miglior serata, che rimangono comunque in piena lotta per la qualificazione. Un passo in dietro rispetto alle scorse uscite sul piano del gioco, l’Arsenal forse paga il tour de force di alcuni giocatori nelle ultime uscite in cui non c’è stato turnover. Ottimi segnali invece per il Borussia che, nonostante l’assenza di Klopp in panchina per il secondo turno di squalifica, non perde colpi sul piano del gioco e dimostra cinismo e forza d’animo contro un’avversario che fino ad oggi sembrava pressoché inarrestabile.
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